Menu principale:
Da Ronchis a Castelmonte...
… a piedi naturalmente !
L’idea malsana è venuta in mente a quel pazzo di Gianni: “Visto che siamo allenati, dopo il viaggio in Nepal, che ne dite se…”
Detto ? Fatto !
Partiti sabato 6 dicembre di mattina presto; pernottamento in agriturismo a Ipplis, Colli Orientali (indovinate perché ?); arrivo a Castelmonte verso mezzogiorno di domenica 7. Poi rientro in auto ( qualche anima pia ci ha dato un passaggio...)
70 km a piedi, per cominciare un particolare allenamento che il prossimo autunno ci porterà a…
(altra idea strana che ci frulla in testa !)
Le novità su questo sito.
(Adriano, Gianni e Remo)
Partenza da Ronchis
Entriamo a Mortegliano
È andato tutto bene… Beh, insomma, abbastanza bene.
Le distanze, a tavolino, erano state prese con lo spago e il primo giorno abbiamo fatto 55 km, anziché i 45 previsti ! E sulle gambe si sono fatti sentire !
(Ipplis è effettivamente lontano da Ronchis…)
In compenso, il giorno dopo avevamo dieci chilometri in meno da percorrere, ma oramai la frittata era fatta.
Siamo partiti puntualmente alle 6 del mattino da Ronchis, dirigendoci verso il Modeano; da lì per strade di campagna costeggiando per un tratto l’autostrada, raggiungiamo Teor. Due foto davanti alla chiesa e poi via verso Ariis; un altro lungo tratto di strada bianca ci porta a Talmassons. Attraversiamo campagne immerse nella bruma mattutina e abbiamo anche la fortuna di avvistare un branco di sei caprioli che corre tra le stoppie di granoturco.
A Talmassons ci fermiamo per un panino e una birra e poi proseguiamo verso Mortegliano. Attraversiamo la statale per Udine e andiamo a Lavariano; da lì ancora avanti verso Risano per arrivare poi a Lauzacco. Lungo la strada ci fermiamo per mangiare un frutto e bere qualcosa che avevamo portato nello zaino. Cominciamo ad avvertire la fatica, abbiamo percorso oltre trenta chilometri e le gambe stanno diventando legnose; anche il peso dello zaino si fa sentire sulle spalle.
Arrivati a Pavia di Udine cerchiamo il punto per attraversare il Torre con un guado, ma è pieno d’acqua e siamo costretti a risalire fino a Lovaria per poi raggiungere Buttrio. Oramai è buio e proseguiamo con le pile frontali accese; sulla strada dobbiamo fare attenzione alle auto perché non siamo molto visibili, comunque nessun problema. Da Buttrio a Orsaria, sono ancora 5 km (e questi sono tutti in più, rispetto al programma) e poi altri 3 abbondanti fino a Ipplis.
Sono le otto in punto; troviamo facilmente l’Agriturismo Valentinuzzi dove avevamo deciso di pernottare; ceniamo veramente genuino, annaffiando il tutto con una bottiglia di Malvasia veramente eccezionale. Siamo in giro da 14 ore durante le quali abbiamo solo camminato (penso una quarantina di minuti di sosta in tutto) e siamo francamente esausti. Alle nove e mezza stiamo sicuramente russando.
Domenica mattina, non è necessaria la levataccia, visto che dobbiamo percorrere “solo” 14 chilometri !
Alle sette e mezza facciamo colazione e alle otto e dieci ripartiamo con gli zaini sulle spalle. Arriviamo a Spessa e poi via verso Casali Romanutti e più avanti verso Barbianis: ci vogliono un po’ di chilometri per rimettere in moto le gambe; ma dopo che si sono sciolti i muscoli cominciamo a salire verso Cialla.
Gli ultimi chilometri sono i più faticosi, molto lentamente arriviamo a Mezzomonte, ancora 3 km. e siamo a Castelmonte ! È passato da poco mezzogiorno, c’è già Emanuele che ci sta aspettando insieme ad Orietta, Federica e Verdiana. Andiamo tutti su fino al Santuario, una paio di foto sul sagrato e poi entriamo in chiesa. All’uscita incontriamo Enrico che è venuto a prenderci; tutti puntuali, tutto perfetto, come da programma (a parte quei 10 km. in più di ieri che sentiremo sulle gambe ancora per qualche giorno).
Prime luci sulla campagna friulana
Foto ricordo sul sagrato di Madone di Mont