Adrianolocci

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Murales Marinaretto

Archivio > 2007
 

Murales al Marinaretto

 



Questo era lo splendido murales disegnato dai ragazzi di Art-Port il 2 settembre 2007 durante il festival rock.
Le autorità comunali di Palazzolo dello Stella hanno dato l'ordine di CANCELLARLO



Non c'era niente di politico... di osceno... o di blasfemo...


 
 


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Comunque, care Autorità...
ORDINE ESEGUITO !
e adesso gustiamoci questo OSCENO muro bianco.


 
 


E queste sono le “politiche giovanili” … Mancava un’autorizzazione scritta ? E allora provvediamo ! Hanno deturpato un monumento storico ? Ma va là ! L’hanno valorizzato ! Vorrei vedere quante scritte oscene deturpano i nostri paesi e i nostri monumenti… e nessuno dà l’ordine di cancellarle !

A tutti i visitatori: fatemi sapere il vostro parere.
info@adrianolocci.it




RICEVO E PUBBLICO...


Ciao Adriano,
non ho avuto la fortuna di vedere di persona quei murales, ma chiedo, pubblicamente....quale "autorità" ha l'autorità per decidere la soppressione dell'arte, di chicchessia autore?
Questa è solo censura, bella e buona, che evidentemente è fatta da chi non ha la minima cultura in materia.
Visto che il muro bianco (il nulla) è stato preferito da questa infelice "autorità", stipendiata anche con i miei soldi di contribuente, chiedo ufficialmente che venga al pari cancellata dal libri paga, questa incompetente "autorità", e  venga al suo posto assunta una che abbia la cultura necessaria per capire e valorizzare queste forme espressive.
Chiedo troppo?

Ezio


****Alla mia risposta, Ezio riscrive:****

Ciao Adriano,
posso dire "volevo dirlo"?
Ricordo anche qui a Trieste, quei …omissis … hanno dato grossi problemi alla cultura (vedi la mostra di Capa, per non citare certe ingerenze su gallerie private).
Da un bel po’ mi sto interessando alla cultura dei murales (Basquiat è solo uno dei tanti, peraltro molto sovradimensionato) e l'idea che un … burocrate possa cancellare idee, emozioni e proposte di decine e decine di persone amanti della libertà d'espressione, della libera cultura e del rispetto... beh, mi manda in bestia.
Non so se sarà possibile ma se puoi, inoltra questa mia mail a … omissis… che pensa di essere furbo, facendo cancellare una cosa che lui non sarebbe in grado nemmeno di pensare.
A presto.

Ezio


E' un vero peccato che abbiano fatto cancellare i disegni al marinaretto.
Credo che le "autorità" abbiano sempre paura di far esprimere i giovani, perché temono che possano cambiare qualcosa.
In fondo è molto più semplice gestire un vuoto bianco muro, no?
Ciao,

Maurizio


Ho seguito la vicenda del marinaretto dalla piazza di Precenicco, da dove il murales si sarebbe visto bene tanto quanto quel muro bianco che c'è ora. Ho saputo dell'accaduto parlando con i ragazzi che ho visto gli scorsi mesi lavorare al di là del fiume per mettere a posto l'edificio in questione, è bastato attraversare il fiume, ed il ponte è anche nuovo... L'impressione che ho avuto è che fossero molto delusi dal fatto che nessuno di quelli che hanno decretato prima la fattibilità / non fattibilità del murales si sia degnato di dar loro una spiegazione direttamente.
Questi politici fanno davvero tanta fatica a parlare con la gente, a rivolgersi ai ragazzi, ad attraversare quel ponte? ...meglio che cambino mestiere allora...
RAGAZZI, NON MOLLATE!!!

Marino


Ciao!
Ho deciso di scrivere la mia opinione riguardo la questione-murales non solo in qualità di un'ammiratrice dei ragazzi di Art-port e dei loro innumerevoli sforzi e sacrifici per tentare di creare un angolo sano per i giovani di questi paesi. Scrivo soprattutto in qualità di una di quei ragazzi, che una volta usciti di casa non trovano altro che bar, bar e ancora..bar. Degli adolescenti che prospettive o passatempi possono trovare, quindi,se non attaccarsi alla bottiglia,per poi finire ubriachi alle 11 di sera, ogni sera. E' la sorte che tocca alla gioventù dai 14 anni in poi. I 18 anni e la patente sono le uniche ancore di salvezza per loro, poiché gli permettono di fuggire da quest'ambiente vecchio e malsano.
Questa è la situazione attuale che, forse, non a tutte le autorità è ben chiara.
Detto ciò, arrivo al punto-murales. Il Marinaretto che cos'era? Un edificio così aggettivabile: decadente, al limite dell'esteticità, inutile e inutilizzato. Ho usato il tempo imperfetto perché, a un certo punto, sono arrivati dei ragazzi che l'hanno reso un luogo frequentabile, l'hanno ripulito da melma, acqua, muffa, umidità e, di sicuro, da qualche non simpaticissimo topino e scarafaggini annessi. Insomma, gli hanno dato un senso. Si sono permessi, in cambio del lavoro da pochi riconosciuto, di dargli un tocco che li rappresentasse e che rappresentasse noi, i giovani, e le nostre potenziali capacità creative. Che rappresentasse, insomma, un angolo, l' unico, in cui si potesse dare sfogo a quella fantasia che il paese di certo non stimola.
Il problema è che, forse, non c'è interesse, da parte degli adulti o di chi gestisce, per le nuove generazioni. L'unica cosa che conta davvero è stare tranquilli con la propria coscienza, continuando nei propri interessi. Qualche coscienza dovrebbe cominciare a sentirsi sporca, guardando come sono ridotti gli adolescenti di qui. Non hanno fatto cancellare un semplice colore-spray, ma un simbolo di speranza. Hanno voluto un muro bianco, vuoto e triste, come i paesi in cui abitiamo.
Mi rendo conto che il tono non sia stato dei più cordiali; forse, perché si tratta della mia vita e di quella dei miei coetanei e amici.
Grazie a Giampiero e a chi, come lui, spera che le cose si possano cambiare. Con la propria volontà.
 
Giulia


 
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