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Messico

Proiezioni
 

Messico e Guatemala

 

Un viaggio in Centro America effettuato tra dicembre e gennaio di qualche anno fa, la visita a località di enorme interesse storico e archeologico, l’incontro con persone di costumi diversissimi dai nostri, ma sempre disponibili e cordiali; le differenti sensazioni che si provano vivendo in una rumorosissima e sovraffollata metropoli o camminando tra i sentieri immersi nei mille fruscii della foresta tropicale o ancora, immersi tra la gente dei villaggi nel Chiapas e in Guatemala visitando i loro incredibili mercatini. Le migliaia di immagini scattate ci hanno invogliato a preparare questa proiezione, sperando che susciti negli spettatori le stesse emozioni che abbiamo provato noi
Grazie per l’attenzione.

Adriano Locci e Massimiliano Treppo


La proiezione è in fase di ripristino... pertanto non è attualmente disponibile.




Mexico (140 dia - 18’30”)

La proiezione si apre con uno dei simboli di Città del Messico, la Torre Latino-Americana che intravediamo attraverso il caotico traffico, per proseguire, tra le bancarelle dei mercatini e lo spettacolo dei voladores, lungo la strada fino alla Plaza de la Constitucion, nello zòcalo (centro) della città. La Plaza è enorme (la seconda al mondo dopo la Piazza Rossa) ed è teatro di ogni possibile spettacolo della vita umana. Caratteristica la cerimonia dell’ammaina bandiera che si ripete ogni giorno. Nel programma non poteva mancare una visita alla casa-museo di Leon Trotzky, il rivoluzionario russo rifugiatosi in Messico e fatto assassinare da Stalin nel 1940.
Per muoversi in questa enorme città, nulla è meglio della metropolitana, così ne approfittiamo per visitare Città del Messico di notte: un’improvvisata discoteca, le bancarelle e una panoramica dalla torre Latino Americana.
Prima delle escursioni ai siti archeologici del Paese è doverosa una visita preparatoria al Museo Antropologico dove troviamo esposto il famoso Calendario Azteco, statue e steli. Da lì arriviamo a Teotihuacan, uno dei maggiori siti archeologici di tutto il Messico, con una  panoramica del Viale dei Morti; vedremo poi il Palacio de los Jaguares, l’enorme Piramide del Sol (70 m. di altezza) e la più piccola Piramide della Luna, per chiudere con il Tempio delle Farfalle (Quetzalpapalotl): Da Teotihuacan ci spostiamo a Xochicalco, altro interessante sito archelogico che trova tra i resti più notevoli l’altare di Quetzalcoatl (il dio serpente piumato) ornato di ricchissimi e ben conservati bassorilievi.
Nei dintorni di Città del Messico, e quindi facilmente raggiungibili, ci sono due simpatiche cittadine, Cuernavaca e Taxco. Della prima abbiamo registrato la magnifica chiesa e lo zòcalo. A Taxco (capitale dell’argento) invece ci siamo lasciati coinvolgere dalla gente e dal mercatino.
Un breve volo in aereo ci ha portati a Mérida, nello Yucatan, da dove, dopo una rapida visita al centro, siamo partiti verso il Chiapas. Doverosa la sosta ad Agua Azul con le sue limpidissime acque. Arriviamo a San Cristòbal de las Casas nel cuore del Chiapas, dove le rivendicazioni zapatiste sono più evidenti, e dopo uno sguardo ai mille particolari di questa cittadina, chiudiamo la proiezione con le immagini della caratteristica Cattedrale e i venditori sul sagrato.

Musiche: Jin-go-lo-ba (C.Santana) - El toro Sacamandù (Graciana Silva Garcìa) - Waiting (C.Santana) - Jambé  finéte (Kaoma) - The new fire (Jorge Reyes) - Pachamama (Nick Serena) - El pastor (Mariachi Sol) - El jarape tapatìo (Felipe Alfonso) - Son caminante (Arena)


La Ruta Maya (210 dia - 24’10”)

Il secondo multivision è completamente dedicato alla documentazione dei siti archeologici Maya che si trovano in Messico, in Guatemala e in Honduras, disposti lungo la cosiddetta Ruta Maya. La sequenza segue un criterio particolare, partendo dalla foresta tropicale con i siti di Tikal e Palenque, per concludersi con quelli solari e splendenti di Tulum e Chichen Itzà.
Il primo sito è appunto quello di Tikal immerso nella foresta del Petén in Guatemala, ricco di Piramidi e Palazzi che svettano tra il verde. C’è tutt’intorno un’atmosfera particolare, tra rumori e fruscii che mettono i brividi e alberi maestosi che hanno radicato sui ruderi… Nella Plaza Mayor c’è lo splendore dei due Templi principali e dell’acropoli. In un’atmosfera simile, però nel cuore del Chiapas in Messico, si trova il sito di Palenque, che ha il suo principale centro di interesse nel Tempio delle iscrizioni, all’interno del quale si trova la tomba di Pacal con la famosa lastra (ora non più visitabile !). Uno sguardo ai numerosi altri edifici tra i quali spicca il complesso del Palacio, prima di arrivare a Uxmal uno dei siti più ben conservati dello Yucatan, con l’arditissima costruzione della Piramide dell’Indovino a pianta ovale, il Quadrangolo delle Monjas, ripreso anche di notte durante uno splendido spettacolo di luci e suoni, e l’imponente Palazzo del Governatore. Sempre in zona sorgono numerosissimi altri siti archeologici minori come dimensioni, ma non per questo meno interessanti. Abbiamo visitato quello di Labnà con il suo celebre Arco, quello di Sayil con un palazzo costruito su più piani raggiungibili con un gigantesco scalone, e quello di Kabah con il suo celebre Codz-Poop (Casa delle Maschere) ornato da oltre 250 maschere del dio Chaac. Non poteva mancare nel nostro programma di viaggio una rapida visita a Copan, in Honduras, ricco soprattutto di incisioni, bassorilievi e magnifiche steli.
Rientriamo in Messico, attraverso il Guatemala e il Belize, raggiungiamo lo stato del Quintana Roo dove, direttamente sul Mar dei Caraibi, troviamo il piccolo ma delizioso sito di Tulum, costruito come una fortezza chiusa su tre lati da una cinta muraria; il Castillo ne è il simbolo principale.
Terminiamo questo excursus sui siti Maya con quello probabilmente più noto e più ricco di monumenti conosciuti: Chichen Itzà. Il famosissimo El Castillo, il cui profilo è diventato il simbolo delle antiche civiltà Maya, con le sue ripidissime scalinate; il Tempio delle Mille Colonne; il Gioco della Pelota; il Caracol… e, prima di abbandonare questo magnifico sito, ci voltiamo di nuovo a guardare El Castillo, mentre scende la sera...

Musiche: Web of dreams (Jorge Reyes) - En el alas del quetzal (N. Serena) - Suerte Peyote (M. Pagani) - Esperando (Arena) - Wawa wasi (N. Serena) - At lan (N. Serena) - Alturas (N. Serena).


Guatemala (97 dia-11’37”)

È il primo di gennaio e ci troviamo ad Antigua Guatemala, la vecchia capitale (non lo è più dal 1773, quando venne distrutta da un terremoto), siamo nello zòcalo tra vecchi palazzi coloniali, ma subito ci attraggono i coloratissimi muri delle basse case; i segni del terremoto ci sono ancora e ben evidenti nei resti di moltissime chiese diroccate. Antigua è circondata da vulcani e l’atmosfera irreale di un tramonto e una croce ci trasporta a Chichicastenango. Il cimitero è fantastico, coloratissimo e a poca distanza, in cima a una collina, una vecchia sta celebrando un’antica cerimonia Maya… Ma il motivo per cui ci siamo fermati a Chichi è il mercato: di buon’ora arrivano i venditori e già alle prime luci dell’alba è tutto un brulicare di persone tra stoffe dai colori incredibili, frutti esotici, sementi. È bello cogliere le espressioni della gente e soprattutto dei bambini. Sulle ampie gradinate delle due chiese che si fronteggiano nella piazza del mercato, quella di Santo Tomàs e della Cappella del Calvario, si raccolgono i venditori di fiori e frutti, nella prima, e quelli di terrecotte e legna da ardere nell’altra.
L’ultima serie di immagini del Guatemala ci mostra i caratteristici villaggi sul Lago Atitlàn, sorvegliato da tre imponenti vulcani. Santiago de Atitlàn è il villaggio più grande: appena sbarchiamo siamo attratti dalle donne che lavano sulle sponde del lago o che ne raccolgono l’acqua e la trasportano posando la brocca sulla testa coperta da un curioso copricapo multicolore; e poi ci sono le caratteristiche imbarcazioni e gli anziani pescatori. Visitiamo anche gli altri due villaggi di S.Antonio e di S.Caterina Palopò, dove tra mercatini e insistenti venditrici di stoffe, ci lasciamo vincere da questa atmosfera di gioia e di grande dignità, nonostante la povertà, fotografando i volti dei bambini che ci regalano i sorrisi più splendenti; sorrisi che sono il più bel ricordo di questo viaggio e che, rivedendoli, ci fanno venir voglia di ritornare…

Musiche: Apure en un viaje (Los Chaskis) - K’in suent ch’ul me tik kwadulupe (AAVV) - Valse chiapanecas (AAVV) - La jota (AAVV) - Cantares de mi tierra (AAVV)


 
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